Il centro di Oslo è compatto e facile da visitare. L’arteria principale, Karl Johans gate, termina con l’edificio neoclassico del Palazzo Reale (il Kongelige Slott) e passa davanti alla Cattedrale di Oslo e al Parlamento, lo Stortinget.
Le due torri del Municipio si trovano a sud del Kongelige Slott, verso il porto. Proseguendo verso la parte meridionale si giunge all’Akershus Slott, il castello medievale che si staglia sopra una penisola dalla costa frastagliata.
Ecco quali sono le migliori cose da vedere a Oslo, per non perdersene nemmeno una e sfruttare al meglio la permanenza in città.
Il Museo delle navi Vichinghe, Vikingskipshuset in norvegese, ospita 3 grandi imbarcazioni del IX secolo rinvenute all’interno di altrettanti cumuli funerari di Oseberg, Gokstad e Tune, sull’Oslofjord.
Le navi, 2 sono le meglio conservate al mondo, sono state realizzate in rovere ed erano state sepolte perché secondo le usanze del tempo avrebbero dovuto trasportare i loro proprietari, componenti della famiglia reale, nel mondo dei morti.
La prima imbarcazione che incontrate è la nave di Oseberg ed è lunga 22 metri e larga 5. Riccamente intarsiata con teste di draghi, è un tipo di vascello usato dai Vichinghi per navigare lungo le coste e sui fiordi. Della nave di Tune sono giunti fino a noi sono alcuni frammenti mentre l’imbarcazione di Gokstad, lunga 24 metri, è il più bell’esempio di nave vichinga.
Il Vikingskipshuset è dotato di piattaforme che consentono di ammirare gli interni degli scafi.
Il Museo si trova a Bygdøy ed espone inoltre eccezionali reperti ritrovati nelle tombe, come piccole barche, slitte, un carro con ornamenti eccezionali, un letto, tessuti, utensili per la casa, gioielli, arazzi e attrezzi di vario genere.
La Fortezza di Akershus, o Akershus Slott, si trova nel centro di Oslo, si affaccia sull’Oslofjord, ed è uno dei più antichi edifici della Norvegia.
Costruito sotto Re Håkon V a partire dal 1299, il castello medievale aveva una posizione strategica alla fine del promontorio. Nel 1637 Re Cristiano IV lo ha trasformato in un castello Rinascimentale ma poi durante il XVII secolo la struttura cadde in rovina. Restaurato a partire dal 1899, il Castello dispone di magnifiche sale, la chiesa di Akershus e il Mausoleo Reale.
Per la città di Oslo l’Akershus, imponente e torreggiante, è parte integrante della sua identità. Tranne il Hornverket i bastioni del castello sono stati demoliti ma ciononostante sia le aree centrali che i perimetri esterni della fortezza fanno sì che non sia andata perduta la sua integrità.
Oggi, al suo interno si trova l’ufficio del primo ministro della Norvegia, e gli uffici del ministero della difesa.
La fortezza, situata a breve distanza dal municipio di Oslo e al centro cittadino, è aperta al pubblico tra le 6 del mattino e le 21. Al suo interno è possibile visitare il museo delle forze armate norvegesi, e il museo della resistenza norvegese. Ma per molti turisti, la fortezza di Akershus è il luogo in cui poter scattare curiose fotografie al posto di guardia situato all’ingresso.
L’imponente palazzo del Parlamento Norvegese, lo Stortinget, è una costruzione massiccia edificata secondo gli stilemi dell’architettura neoromanica.
I mattoni di arenaria dominano l’estetica di questo palazzo costruito nel 1866 su progetto dall’architetto Emil Victor Langlet. I leoni che sorvegliano l’ingresso al Parlamento sono opera dello scultore Christopher Borch che li ha scolpiti nel granito.
Il parlamento non è completamente chiuso alle visite: la struttura è visitabile, ma solo con una guida, nel periodo estivo e il sabato. La camera del parlamento è di un certo interesse e ricorda una sala da ballo.
Il Museo di Munch o Munch-museet è stato progettato dagli architetti Einar Myklebust e Gunnar Fougner e ha aperto le porte al pubblico nel maggio 1963, a cento anni dalla morte dell’artista.
Edvard Munch, considerato un pioniere dell’espressionismo, è cresciuto e si è formato a Oslo e qui l’artista ha passato gli ultimi anni della sua vita e oggi la capitale norvegese ospita la maggior parte della sua produzione artistica, incluse le sue opere più note.
La collezione del Museo Munch custodisce ben oltre la metà dell’intera produzione dell’artista, stiamo parlando di mille e 200 quadri, 18 mila stampe, 6 sculture, disegni, libri, piatti e altri oggetti. I film sulla vita di Edvard Munch e l’arte sono proiettati durante l’orario di apertura del museo.
Nella pittura di Munch erano temi centrali l’ansia, la morte, l’amore, la gelosia e la malinconia.
La città di Oslo ha promosso un concorso di architettura per un nuovo museo Munch nella zona di Bjørvika che sarà probabilmente completato nel 2018.
La Galleria Nazionale, o Nasjonalgalleriet, fa parte del complesso museale del Museo Nazionale e ospita la maggiore esposizione di arte norvegese e straniera del Paese.
La mostra permanente copre tutti i periodi fino al 1960 dove il Romanticismo Nazionale, il Realismo e il Modernismo sono i periodi maggiormente rappresentati. La Nasjonalgalleriet ospita anche una vasta collezione di opere di Edvard Munch.
L’esposizione permanente degli impressionisti e la collezione dall’antichità fino al 1950 sono collocati al secondo piano.
Lo Slottet è il palazzo reale di Oslo, costruito nella prima metà del XIX secolo come residenza del re. Si trova al termine di Karl Johans Gate, la principale via dello shopping della città, ed è circondato dallo Slottsparken, un parco pubblico di 22 ettari costruito nel 1840.
Affacciato sulla Slottsplassen, ossia la “piazza del palazzo“, il palazzo reale di Oslo fu restaurato quasi completamente dal re Harald V, attuale sovrano di Norvegia, pochi anni dopo la sua ascesa al trono avvenuta nel 1991. Il re fu criticato a causa delle alte spese che la collettività dovette sostenere per finanziare il progetto, ma nel 2002 il palazzo fu aperto al pubblico, in modo che chiunque potesse vedere e apprezzare gli splendidi interni e la cura dei dettagli. Il cambio della guardia, che avviene ogni giorno, è diventato poi una delle attrazioni turistiche più popolari di Oslo.
Interessante poi il Dronning Sonja KunstStall: le vecchie scuderie del palazzo sono state riconvertite nel 2017 dalla regina Sonja in uno spazio multiuso che viene utilizzato come una galleria d’arte, come museo e come sala concerti.
Il municipio di Oslo, o Oslo Rådhus in norvegese, è il vero e proprio simbolo della città. Costruito tra il 1931 e il 1950, si affaccia su un’ampia piazza che dà direttamente sull’Oslofjord. La sua facciata in mattoni rossi è affiancata da due torri quasi identiche tra loro, una alta 63 metri, l’altra 66.
All’interno del municipio di Oslo si svolgono ogni anno numerosi eventi e cerimonie, tra cui la consegna del premio Nobel per la pace, che si tiene il 10 dicembre, giorno dell’anniversario della scomparsa di Alfred Nobel. La sala principale dell’edificio misura 31 metri x 39, ed ha un’altezza di 21 metri. Il pavimento e le mura in marmo aumentano l’eleganza degli interni, mentre gli affreschi danno un’idea di com’erano la Norvegia e Oslo tra le due guerre mondiali.
All’esterno del municipio, sul lato occidentale, si trova la statua di Harald Hardrade a cavallo, re di Norvegia attorno all’anno 1000. Sul fronte dell’edificio invece campeggia la statua di Sant’Halvard Vebjørnsson, patrono di Oslo.
La Cattedrale di Oslo è stata consacrata nel 1697: costruita in stile barocco acquisita, nel 1850 è stata stravolta internamente secondo gli stilemi del neo-gotico tranne essere restaurata e riportata al suo aspetto originale nel 1950.
La facciata e gli esterni sono austeri e spartani visto che la chiesa è stata costruita in un periodo di ristrettezze economiche e dominati da una possente torre campanaria a cui è stato dato l’aspetto attuale dopo i malumori della popolazione che la riteneva troppo bassa e non degna della Cattedrale della nazione. Nel 1850 l’architetto Alexis de Chateauneuf ha perciò trasformato la torre arricchendola con una cupola di bronzo.
All’interno del Frognerparken, il parco pubblico più grande di Oslo, si trova un’area dedicata al grande scultore norvegese Adolf Gustav Vigeland, che qui ha creato un vero e proprio museo a cielo aperto in cui sono esposte oltre 200 delle sue sculture, su un’area totale di circa 300 ettari.
Vigeland creò le sue sculture ispirandosi alla tradizione vichinga, con ampi riferimenti ai draghi e ai corpi umani, in uno stile tutto suo davvero originale e inconfondibile.
Sono 5 le sotto-aree in cui è diviso il parco Vigeland: la prima è il cancello principale, costruito da 5 entrate decorate con bassorilievi, seguita subito dalla seconda, il ponte in granito lungo oltre 100 metri, sulle cui sponde ci sono 58 statue bronzee, tra cui spicca il Sinnataggen, ossia il bambino furioso, che oggi è uno dei simboli della città.
Oltrepassato il ponte si può ammirare la terza area, la fontana, un’enorme opera con 20 sculture a forma di albero, 60 bassorilievi che decorano le pareti della vasca e un labirinto riprodotto sul pavimento attorno alla fontana, che ha una superficie di 1800 metri quadrati.
La quarta area è la terrazza del monolito, che si trova dopo la fontana: il monolito è una colonna alta 17 metri, sulla quale sono stati scolpiti su un unico pezzo di granito ben 121 corpi umani intrecciati. Infine, la quinta e ultima area è la ruota della vita, in cui 7 figure umane si intrecciano a formare un cerchio
Dei numerosi musei di Oslo menzioniamo il Norsk Folkemuseum, in italiano “museo del popolo norvegese“, sicuramente quello più particolare della città. E’ un museo all’aria aperta, costruito all’interno di un parco nella penisola di Bygdoy, in cui è stata ricostruita la vita della Norvegia dei secoli passati. Passeggiando per le stradine sterrate, tra alberi e corsi d’acqua, potrete ammirare le tradizionali case con i tetti d’erba, oltre 150 edifici di epoca medievale, ricostruzioni di antiche fattorie, intere località di campagna e molto altro ancora.
Istituito nel 1894 grazie all’intuizione dello storico Hans Aall, aprì al pubblico nel 1901, e sin dai suoi primi anni ottenne un successo davvero strepitoso. Punto forte del museo è la chiesa Gol Stave, risalente al XIII secolo, e originariamente situata in città. Venne spostata qui quando, alla fine dell’800, ne venne decisa la demolizione per far spazio a una chiesa più grande. Per evitarlo, la Fortidsminneforeningen, ossia la società norvegese per la conservazione dei monumenti antichi, decise di salvarla dalla distruzione acquistandone tutti i materiali, con l’idea di ricostruirla in un altro posto; pochi anni dopo, fu deciso di ricostruirla all’interno del Norsk Folkemuseum.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
I bambini ameranno la città di Oslo. Oltre alle tante attività all’aperto, come affascinanti crociere sull’Oslofjord o un simpatico pic nic nel Vigelandsparken, i più piccoli resteranno ammaliati dal Vikingskipshuset.
Se siete ad Oslo con i bambini nel periodo invernale vi divertirete tantissimo sulle piste di pattinaggio o in una gita in slitta trainata dai cani husky nei boschi che circondano al capitale.
Molto popolare tra i bambini il Norsk Teknisk Museu, il Museo della Tecnologia, un’esposizione interattiva appena fuori città.
Il Child Planet è una zona giochi che si sviluppa per 700 metri quadrati, suddivisi in 2 piani, con scivoli, strutture per arrampicarsi e castelli gonfiabili.
L’ingresso a quasi tutti i monumenti, musei, mezzi pubblici ed esposizioni sono gratuite per i bambini fio a 3 anni mentre per i bambini tra i 4 e 16 anni il costo dell’ingresso è dimezzato.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.